Se fumi non puoi lavorare in questa azienda. È questo l’estratto di una notizia che noi riprendiamo dal sito INAIL e che l’istituto nazionale ha a sua volta prelevato da un articolo dell’Herald Tribune, Stati Uniti D’America. Secondo quanto detto dall’Herald, in molte aziende americane sembra stia scattando il divieto di assunzione di persone fumatrici o comunque di avere dipendenti che fumino. Una prassi che si sta talmente consolidando a tal punto da inserire il controllo della nicotina nelle urine nelle visite mediche in azienda e nelle visite mediche pre assunzione.
Molti ospedali, strutture sanitarie statunitensi per esempio hanno attuato dure restrizioni sulla possibilità di avere un fumatore tra i propri dipendenti. Il tabacco non fa bene al lavoro e sta imperando il motto "aumentare la produttività dei lavoratori, ridurre i costi sanitari, e incoraggiare uno stile di vita più salutistico''.
Sono ormai abitudinali annunci di lavoro in cui si ricerca esplicitamente personale non dipendente dall’uso del tabacco. La dipendenza dal tabacco è quindi una seria discriminante
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Gli stati in cui tutto ciò ha preso rapidamente piede sono in Florida, Massachusetts, Missouri, Ohio, Pennsylvania, Tennessee e Texas. Qui sono state bloccate dallo scorso anno le assunzioni di fumatori e qui le sigarette sono praticamente equiparate a droga illegale.