I pediatri americani hanno approvato un documento, "The cell phone right to know act",
promosso da un deputato dell'Ohio, che prevede l'apposizione sui dispositivi di avvisi sui rischi
delle radiazioni emesse dai telefoni cellulari.
L'American academy of pediatrics (Aap) ha anche appoggiato un nuovo programma nazionale di ricerca proprio su questi rischi e chiedendo all'Environmental protection agency (Epa) di aggiornare i riferimenti per il tasso di assorbimento specifico (Sar, Specific absorption rate). In una lettera indirizzata al deputato, i pediatri hanno espresso preoccupazione per i potenziali pericoli da esposizione, in particolare per le donne in gravidanza e i bambini, anche alla luce della crescente mole di documentazione sul legame tra l'uso dei cellulari e i tumori cerebrali.
Documentazione in cui compare anche la sentenza della Corte di cassazione italiana che nello scorso ottobre ha riconosciuto la connessione tra la malattia tumorale che ha colpito un uomo e l'uso intensivo e a lungo termine che per motivi professionali dei dispositivi ne ha fatto nel tempo. In Italia non c'è una normativa specifica in materia, ma, ricorda Giovanni Corsello presidente della Società italiana pediatria «in attesa di ulteriori studi, è doveroso diffondere alcune raccomandazioni e adottare il principio di precauzione, tuttavia arrivare all'avviso sui cellulari potrebbe ingenerare un eccesso di allarmismo sui telefonini.
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